Forse vi starete chiedendo perché ho scelto un titolo apparentemente bizzarro per questo episodio. Beh, la risposta ha davvero a che fare con quello che diceva uno dei personaggi verdoniani più celebri, ovvero: “Questa mano può essere ferro e può essere piuma”.
Certo, Mario Brega lo recitava in romanesco ma la storia di oggi però non ha a che fare con la Capitale bensì arriva da Genova, più precisamente dall’Istituto Italiano di Tecnologia che ha progettato SoftHand Pro, una mano robotica per uso protesico che può essere rigida e soft, è attiva e in grado di aprirsi e chiudersi, grazie a un controllo mioelettrico.
Ne aveva parlato e bene Maria Rosanna Fossati sul palco di WUDRome2019 e torna a raccontarci tutte le novità in questo episodio di NOIS3 about Design, approfondendo inoltre il suo ruolo di designer con un punto di vista davvero interessante sull’approccio che si dovrebbe adottare all’inizio e durante la progettazione: avere un atteggiamento da ”apprendista”.
Che cosa significa? Clicchiamo play per scoprirlo.
Buon ascolto con l’episodio S03E05 - <<’Sta mano può esse' fero o può esse' piuma>>
RISORSE:
Beyer, H. Holtzblatt, K. (1998) Contextual Design. San Francisco, Morgan Kaufmann Publishers.
Norman, D. A. (1997), La caffettiera del masochista, Giunti, Firenze
Norman, D. A. (2004), Emotional design, Apogeo, Milano
Harari, 21 lezioni per il XXI secolo, 2018, Bompiani.
Maura Gancitano e Andrea Colamedici (2021) L' alba dei nuovi dei. Da Platone ai big data, Mondadori
Istituto Italiano di Tecnologia -
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COS’È UN CONTROLLO MIOELETTRICO? - Il controllo mioelettrico delle protesi esiste dagli anni ‘60 del secolo scorso, si prendono piastrine metalliche e vengono posizionate sui muscoli residuali del braccio del paziente. Quindi si appoggiano questi sensori sulla parte finale della persona, la persona è in grado di contrarre uno o due muscoli. Questi muscoli nel caso specifico di Maria Fossati sono sotto il gomito, i due sensori poggiano sul flessore e sull’estensore che sono due muscoli sovrapposti. Quindi, in buona sostanza, se lei pensa di aprire o chiudere la mano, contrae quasi naturalmente o molto intuitivamente il muscolo flessore o estensore.